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25/04/2014

“Si” ai matrimoni gay. E’ arrivata la comunicazione ufficiale questa mattina dal Vaticano, il Papa ha così dato l’autorizzazione alle unioni tra lo stesso sesso.
Le prime nozze si svolgeranno a partire dalla notte di Capodanno 2015, già si sono registrate oltre 2300 prenotazioni e ci si aspetta entro fine anno circa altre 10000 richieste.

Dopo i Paesi bassi nel 2001, il Belgio nel 2003 e la Spagna nel 2005, arriva l’Italia nel 2015, una data che rimarrà nella storia poiché per molti era vista come un’utopia quella di poter aver in Italia, paese ospitante il Vaticano, l’unione ufficiale tramite il Sacro vincolo del Matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Non avrà quindi più valore la sentenza del 15/03/2012 che citava nello specifico:

« La risposta negativa, già data, si fonda però su ragioni diverse da quella, finora ripetutamente affermata, della “inesistenza” di un matrimonio siffatto per l’ordinamento italiano.
Infatti, se nel nostro ordinamento è compresa una norma – l’art. 12 della CEDU appunto, come interpretato dalla Corte europea -, che ha privato di rilevanza giuridica la diversità di sesso dei nubendi nel senso dianzi specificato (cfr., supra, n. 4.1.), ne segue che la giurisprudenza di questa Corte – secondo la quale la diversità di sesso dei nubendi è, unitamente alla manifestazione di volontà matrimoniale dagli stessi espressa in presenza dell’ufficiale dello stato civile celebrante, requisito minimo indispensabile per la stessa “esistenza” del matrimonio civile, come atto giuridicamente rilevante – non si dimostra più adeguata alla attuale realtà giuridica, essendo stata radicalmente superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto indispensabile, per così dire “naturalistico”, della stessa “esistenza” del matrimonio. »

 

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