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Nola, 29/03/2014

La “terra dei fuochi” continua a far parlare di lei e purtroppo ancora in maniera negativa. Stiamo parlando del caso di Federica V. una bambina di 6 anni che ha sviluppato in pochi mesi una “tremenda” trasformazione fisica.
La bambina, originaria di Palestrina (Rm) e trasferitasi nel casertano a soli 6 mesi per motivi di lavoro del padre, ha iniziato a mutare negli ultimi 3 mesi.
I genitori, notavano nella piccola un comportamento “diverso” negli ultimi tempi, ma non riuscivano a spiegarsi il motivo poichè lei era molto timida e poco aperta al dialogo.
La madre ha dichiarato:
Fede non è mai stata una bambina particolarmente esuberante, ma negli ultimi tempi la vedevamo più strana del solito, poi un giorno, i primi di Gennaio, mentre le stavo facendo il bagnetto ho notato una leggera protuberanza all’altezza dell’osso sacro. Li per li ho pensato che magari era solo la normale “crescita” e così non gli ho dato molto peso. Il mese successivo sempre in occasione del bagnetto, ho notato che sulle gambe gli si erano formate come delle squame e la protuberanza era sempre più pronunciata, sembrava come un “sonaglio” di un serpente.”

E’ li che la donna ha avvisato il marito e dopo pochi giorni hanno portato la piccola in ospedale per una visita dermatologica. I dottori, hanno prescritto alla piccola una cura antibiotica e delle creme cortisoniche e l’hanno rilasciata poche ore dopo.

I genitori tranquillizzati dalla visita degli specialisti, non si sono più preoccupati di “monitorare” lo stadio di avanzamento della “malattia” della piccola Federica, finchè una mattina il padre entrando in camera sua per svegliarla:

Non credevo ai miei occhi. Fede era li, stesa sul materasso che mi guardava sorridente, ma la cosa che mi ha quasi fatto svenire, era la sua condizione fisica: al posto delle gambe, aveva una lunga coda da serpente e la muoveva a suo piacimento”

La bambina ora è stata trasportata in ambulanza nell’Ospedale di zona e sarà tenuta sotto controllo per accertamenti.
Prossime news e aggiornamenti sempre qui, sul Corriere del Corsaro.

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