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Lo ha stabilito una sentenza della cassazione in seguito ad un fatto di cronaca avvenuto nel Novembre del 2016. Un ragazzo durante una discussione su Facebook con un altro utente avrebbe infatti attaccato quest’ultimo dandogli del “Saverio Tommasi” dopo aver ricevuto come insulto “testa di cazzo”.

La sentenza della cassazione ha stabilito: “Sebbene il signor Rossi durante una discussione scatenatasi su Facebook sia per primo stato offeso dal signor Bianchi dalle parole “testa di cazzo”, non avrebbe dovuto reagire dandogli del “Saverio Tommasi” appellativo di fatto molto più grave e intollerabile.
Condanno dunque il signor Rossi a 12 anni di carcere per insulto aggravato e premeditato ai danni dell’umanità”

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