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NAPOLI – Aveva deciso di farla finita: i troppi debiti, le delusioni familiari e la perdita del lavoro lo avevano spinto fino al limite e così un giovane imprenditore romano si era recato a Napoli per suicidarsi. “Tutti mi dicevano sempre: “Vedi Napoli e poi muori” e così visto che non avevo il coraggio di impiccarmi, lanciarmi dal balcone o spararmi ho deciso di dare retta alle dicerie”

Una storia a lieto fine quella di “Chicco di Torvajanica” che una volta messo piede nella città partenopea non è morto come credeva ed è tornato a casa con solamente tre coltellate e privo di orologio e catenina.

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