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Arriva dall’Italia questa strepitosa scoperta condotta dalla collaborazione di un team di ricercatori della Sapienza di Roma e della Federico II di Napoli. La ricerca, effettuata sull’analisi di oltre 500 match tra Italia ed Europa, ha stabilito che non è obbligatorio, nel pre o dopo partita, accoltellarsi, malmenarsi o spararsi tra tifoserie opposte.

Parla Francesco Maratotti, romano con genitori napoletani, a capo della ricerca scientifica: “Abbiamo seguito centinaia di partite compreso il Roma-Napoli di oggi e possiamo finalmente annunciare che l’essere umano, homo sapiens tifoso, non è geneticamente predisposto ad uccidersi con i suoi rivali. Oltre ad aver monitorato con attenzione i loro comportamenti abbiamo studiato in laboratorio alcuni esemplari, mettendoli anche davanti allo stesso televisore, nella stessa stanza, durante lo scontro delle rispettive squadre. Il risultato, è stato che ben 2 tifosi su 20, sono riusciti ad arrivare civilmente a fine partita senza cercare di togliersi la vita a vicenda” 

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