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19/04/2014

Dopo il “si” del Presidente della Repubblica, il decreto legge 212/14 entrerà in vigore dal 2015 e abrogherà la legge Merlin che il 20/02/1958 aveva messo fine alle “Case Chiuse” in Italia.
Infatti prima di tale data la legge italiana in vigore fino ad allora prevedeva che venissero periodicamente messi in atto controlli sanitari sulle prostitute, anche se in realtà i controlli erano sporadici e soggetti a pressioni di ogni genere da parte dei tenutari, specialmente al fine di impedire di vedersi ritirata la licenza per la gestione dell’attività.

Con questa legge veniva stabilita, entro sei mesi dall’entrata in vigore della norma, la chiusura delle case di tolleranza, l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l’introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui. La legge, proibendo l’attività delle case da prostituzione puniva sia lo sfruttamento sia il favoreggiamento della prostituzione, in particolar modo “chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui”. La norma prescriveva anche la costituzione di un Corpo di polizia femminile,  che da allora in poi si sarebbe occupata della prevenzione e della repressione dei reati contro il buon costume e della lotta alla delinquenza minorile.

Dal 2015 però anche in Italia (come in Olanda) saranno istituiti dei quartieri a luci rosse dove le donne che avranno intenzione di “prostituirsi” potranno, dopo presentazione di apposita domanda comprensiva di certificazioni mediche che attestino la sana e robusta costituzione, esercitare la loro professione nel pieno della legalità e del rispetto delle leggi italiane.

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